English Version (scroll down for the Italian version)
It is an exciting time to be practicing divination. Among the occult arts it is probably the most popular for its immediate practical usefulness. The tarot is enjoying a divinatory revival after being brought to its knees by decades of pseudodeep elucubrations, and even lesser known systems of fortune-telling are being slowly fished out the obscure underbelly of folk tradition.
And occult folk tradition is especially rich in Italy, a country which, in part due to its chaotic and conflicted history, can boast a huge diversity of divinatory systems, especially (but not exclusively) of the card-based kind. It is especially reassuring to see that, unlike in the past, people of considerable education are taking these folk systems seriously.
It’s the case with Ernesto Fazioli’s latest book: Carte Piacentine. Divinare con le Briscole (Piacentine Cards. Divining with Briscola* Cards), a book dedicated to one of the many dozens of cartomancy systems based on the many types of Italian playing cards — in this case, Piacentine Cards–
Fazioli’s book is part of the same series as Germana Tartari’s Book on the Bolognese Tarot and it shares some of its traits: it is short (84 pages) and goes straight to the point; it is prefaced by a very quick but well-documented historical introduction; finally, it is aimed at shining a light on a small part of the Italian folk tradition while giving the reader the tools to work with it in today’s world.
I could quibble on a couple of points that made me wrinkle my nose, such as the association of the four suits with the four elements following the Golden Dawn pattern (which is not rooted in folk tradition, Italian or otherwise) but in reality all this is of very little account, as it can be very easily overlooked. The bulk of the book is solid and it teaches a traditional and little-known method of fortune-telling using a reduced pack of 30 Piacentine cards.
Each of the 30 cards is dedicated a small paragraph, which is enough, considering that, in traditional fortune-telling, one doesn’t spend a great deal of time musing on the quaint design of this or that card based on the latest fashion. For what little I know about this deck, the meanings retrieved by Fazioli feel genuine and even show a degree of overlap with the meanings of the Bolognese tarot.
This should not be a surprise, as fortune-telling and divination were born as methods of “gathering intelligence” about the world, meaning that, whatever system one uses, one must be given access do an adequate vocabulary–that is, a vocabulary that is adequate to describing the real world.
The spreads that Fazioli present also come from the folk tradition, and vary from the easier ones (the five card spread) to the very complex (a tableau of all 30 cards).
All in all, I am very pleased with my purchase, and will probably be posting a spread or two following the system. I am especially surprised by the good amount of information that Mr. Fazioli could pack into such a short booklet, and am endlessly fascinated, once again, by how folk divination emerges in its quality of spontaneous and creative remedy to life’s uncertainty.
Where to buy: Amazon or Mutus Liber
* Briscola refers to one of the most popular game cards in Italy, usually played with Piacentine cards or a similar 40 card regional deck. For this reason, regional playing cards are often known as “carte da briscola” (briscola cards) in common parlance.
Versione Italiana
È un momento storico molto entusiasmante per chi pratica la divinazione. Tra le arti occulte è probabilmente la più popolare per la sua immediata utilità pratica. I tarocchi stanno vivendo un revival divinatorio dopo essere stati messi in ginocchio da decenni di elucubrazioni pseudointelletuali, e anche sistemi di cartomanzia meno conosciuti vengono lentamente ripescati dal ventre oscuro e creativo della tradizione popolare.
E la tradizione popolare occulta è particolarmente ricca in Italia, un Paese che, anche a causa della sua storia caotica e frammentata, può vantare un’enorme varietà di sistemi divinatori, soprattutto (ma non esclusivamente) del tipo basato sulle carte. È particolarmente rassicurante vedere che, a differenza del passato, persone di notevole cultura prendono sul serio questi sistemi popolari.
È il caso dell’ultimo libro di Ernesto Fazioli: Carte Piacentine. Divinare con le Briscole, un libro dedicato a una delle molte decine di sistemi di cartomanzia basati sui numerosi tipi di carte da gioco italiane – in questo caso le carte piacentine -.
Il libro di Fazioli fa parte della stessa collana del Libro sui Tarocchi Bolognesi di Germana Tartari e ne condivide alcuni tratti: è breve (84 pagine) e va dritto al punto; è preceduto da un’introduzione storica molto rapida ma ben documentata; infine, si propone di far luce su una piccola parte della tradizione popolare italiana dando al lettore gli strumenti per metterla a frutto nel contesto odierno.
Potrei cavillare su uno o due punti che mi hanno fatto storcere il naso, come l’associazione dei quattro semi con i quattro elementi secondo lo schema della Golden Dawn (che non ha radici nella tradizione popolare, italiana o meno), ma in realtà tutto ciò è di ben poco conto, perché può essere facilmente trascurato da chi non è interessato. Il libro ha solidi contenuti e insegna un metodo di cartomanzia tradizionale e poco conosciuto, utilizzando un mazzo ridotto di 30 carte piacentine.
A ciascuna delle 30 carte è dedicato un piccolo paragrafo, il che è sufficiente, considerando che, nella cartomanzia tradizionale, non si passa molto tempo a riflettere sul design pittoresco di questa o quella carta in base all’ultima moda. Per quel poco che so di questo mazzo, i significati recuperati da Fazioli nella sua attenta indagine sembrano genuini e mostrano persino un certo grado di similitudine con i significati dei tarocchi bolognesi.
Ciò non deve sorprendere, poiché la cartomanzia e la divinazione sono nate come metodi di “raccolta di informazioni” sul mondo, il che significa che, qualunque sia il sistema utilizzato, ci deve dare accesso a un vocabolario adeguato, cioè un vocabolario che sia adeguato a descrivere il mondo reale.
Anche le stese che Fazioli presenta provengono per lo più dalla tradizione popolare e variano da quelli più semplici (la stesa delle cinque carte) a quelli molto complessi (una stesa di tutte le 30 carte).
Nel complesso, sono molto soddisfatto del mio acquisto e probabilmente pubblicherò una o due stese seguendo il sistema. Sono particolarmente sorpreso dalla buona quantità di informazioni che Fazioli è riuscito a racchiudere in un libricino così breve e sono infinitamente affascinato, ancora una volta, da come la divinazione popolare emerga nella sua qualità di rimedio spontaneo e creativo all’incertezza della vita.
Dove acquistarlo: Amazon or Mutus Liber



